Il posto, il clima, la strada.
Agna si trova sulla sponda destra del Parma, ai piedi del Monte Caio, su un poggio tra i due canali della Maestà e della Fontana.
La mattina il sole, alzandosi dietro il Caio, proietta l’ombra del monte sul paese e sui campi. Bisogna aspettare che il sole sia già alzato da un pezzo prima che arrivi a illuminare Agna, che si trova, come si dice, “all’umbarzén”. L’uva qui non matura, come fa invece sul versante di fronte. D’inverno, quando l’arco percorso dal sole è basso e corto, vi sono punti in cui non arriva per settimane. Se ad esempio, ghiaccia la strada nella Vutà Longa, sopra Vesta, il ghiaccio ha buone probabilità di rimanere fino a San Giuseppe. A volte, anche d’estate, Agna è l’unico posto della valle in cui staziona una falda di nebbia, come una nuvola, che nasconde il paese a chi sale dalla strada di fondovalle.
La strada di Agna si stacca dalla provinciale all’altezza di una casa, attualmente in rovina. Questa era la casa di Tognella e di sua moglie, la Sónta, e “Ca ‘d Tugnèla” è rimasta, per tutti, anche se, sulle carte, si chiama Case Borghesi. La strada sale a tornanti, tra i boschi, incrocia la diramazione per le case dei Burón e per “la Grotta”, e attraversa i Paesi di Villula e Vesta e il gruppo di case del Caznèri.
Da Casa Tognella ci voleva un’ora , per arrivare ad Agna, a piedi, come era d’uso.
Facevano parte della Parrocchia di Agna anche Vesta, Carzago, Rividulano e i Tü, al Lagh, al Pèdagh, in Butgnòla.